Capitolo 10 • L'Illuminismo
Ascolta

Testo

Evidenzia
Inserisci note
Esercizio
Note
Multimedia
1 La nascita dell’Illuminismo
Dalla metà del Settecento, in Francia nasce un movimento culturale chiamato "Illuminismo". Presto l’Illuminismo influenza diversi sovrani europei e arriva sino in America.
Gli illuministi affermano che:
• la Ragione, cioè l’intelligenza, è come un "lume", cioè una luce;
• il "lume" della ragione porta l’uomo a vedere la Verità, mentre la fede religiosa non ha questo effetto;
• quindi, il "lume" della ragione fa uscire l’uomo dal "buio", cioè dal pregiudizio e dall’errore, dalla violenza e dalla superstizione.
L’Illuminismo è il primo movimento interamente laico1 della storia. Gli illuministi sono tolleranti e affermano il diritto di tutti a praticare la propria religione e a convivere pacificamente con i fedeli di altre religioni.
Inoltre, secondo l’Illuminismo, tutti gli uomini possono migliorare la propria condizione e arrivare a essere felici: basta che usino la ragione. La ragione porta al progresso: tutti si possono educare e ogni cosa può migliorare. [esercizio 1]



2 Il potere del re non è di origine divina
Nel Settecento, in Francia i sovrani assoluti (i re) governano per diritto divino: dicono di essere mandati da Dio. La società è divisa in ceti2 eterni e immutabili. La società francese è divisa da secoli in tre "ordini" o "stati": la nobiltà, il clero e il Terzo stato. La nobiltà e il clero hanno il controllo del potere; i cittadini del Terzo stato lavorano e producono, ma non hanno alcun potere politico. Il Terzo stato è composto da contadini, artigiani e borghesi, cioè imprenditori, funzionari e professionisti.
Gli Illuministi non sono d’accordo con questo modo di intendere la società. Essi affermano che il potere del re non è di origine divina, ma deve nascere da un "contratto" tra chi governa e chi è governato. Per questo motivo, il re non è libero di fare ciò che vuole e i cittadini hanno il diritto di ribellarsi al sovrano quando il sovrano nega ai cittadini i "diritti naturali", cioè l’uguaglianza di fronte alla legge e la libertà. [esercizio 2]


3 La diffusione del sapere: l’Enciclopedia
Gli illuministi vogliono diffondere il sapere, che non deve essere riservato a pochi come un privilegio. Quindi si forma un gruppo di scrittori, scienziati e disegnatori, guidato da Denis Diderot e Jean-Baptiste D’Alembert, che scrive l’Enciclopedia. Essa è un’opera in 33 volumi, che contiene tutte le conoscenze scientifiche, artistiche, politiche, economiche, tecniche e filosofiche del tempo. [esercizio 3]



4 Il sistema politico secondo Voltaire, Montesquieu e Rousseau
Le idee illuministe si diffondono anche attraverso l’opera di Voltaire, Montesquieu e Rousseau. Questi tre illuministi hanno però idee diverse sul sistema politico ideale.
Voltaire dice che è necessario il potere assoluto, ma che deve essere affidato a un re "illuminato" dalla Ragione e capace di fare riforme sociali radicali.
Montesquieu sostiene che la migliore forma di governo sia la monarchia parlamentare, come quella inglese. Inoltre, egli ritiene necessario tenere separati i tre poteri fondamentali dello Stato: legislativo3, esecutivo4 e giudiziario5.
Rousseau afferma che bisogna fare un "contratto sociale", in cui ogni cittadino rinunci ai propri interessi particolari a favore degli interessi di tutti. [esercizio 4]



5 Cesare Beccaria e l’inutilità della pena di morte
In Italia il marchese Cesare Beccaria scrive un celebre libro, intitolato Dei delitti e delle pene, che denuncia l’inutilità della pena di morte. Beccaria afferma che la pena di morte rende lo Stato assassino e che la paura di essere uccisi non ferma i criminali. [esercizio 5]



6 Il "dispotismo illuminato"
Le idee di Voltaire e di altri illuministi convincono alcuni sovrani a governare secondo un sistema di "dispotismo illuminato". I sovrani "illuminati" sono Federico II di Prussia, Maria Teresa d’Austria, Caterina di Russia e il granduca di Toscana Pietro Leopoldo.
Questi re realizzano importanti riforme nei loro Paesi, come l’abolizione della censura e l’introduzione di un Codice penale6 che fissa pene uguali per tutti i sudditi.

Note

  1. laico: che non appartiene alla Chiesa e che quindi non crede nei suoi dogmi.
  2. ceto: insieme di cittadini caratterizzati da una stessa condizioni sociale ed economica.
  3. potere legislativo: il potere di fare le leggi.
  4. potere esecutivo: il potere di fare applicare le leggi.
  5. potere giudiziario: il potere di fare rispettare le leggi.
  6. Codice penale: l’insieme delle leggi che descrivono i reati e regolano le relative pene.

Multimedia

prev next
  1. Una famiglia contadina del Settecento.
    1Una famiglia contadina del Settecento.
  2. Voltaire, uno dei più grandi illuministi del Settecento.
    2Voltaire, uno dei più grandi illuministi del Settecento.